I PAPU in “Tutti su per terra”
Tratto dall’enciclica -Laudato Si’-
PORDENONE
Parco Museo Archeologico – Castello di Torre – Via Vittorio Veneto, 1
11-12-13 Settembre
ore 20.45
I biglietti si acquistano presso la Bastia del Castello di Torre dalle ore 19.00
In caso di maltempo lo spettacolo verrà annullato
Causa Piano Sicurezza Covid-19 i biglietti si potranno acquistare SOLO la stessa sera dello spettacolo.
Si possono prenotare i posti? SI!
1. Online cliccando il pulsante qui sotto.
2. Nelle serate di spettacolo presso la Bastia del Castello di Torre (Via V. Veneto, 29) dalle 19.00
Quando si ritirano i biglietti?
1. Il biglietto si ritira la sera stessa dello spettacolo dalle 19.00 alle 20.30 .
2. Dopo questo orario si perde tale diritto.
L’ingresso dovrà avvenire secondo le disposizioni di legge: con temperatura corporea non superiore ai 37,5°; con l’uso delle protezioni delle vie respiratorie (non sono soggetti a questo obbligo i bambini al di sotto dei sei anni nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo delle protezioni). I componenti dei nuclei familiari potranno sedersi vicini. Si raccomanda l’accesso in modo ordinato e di mantenere la distanza di almeno 1 metro dagli altri utenti.
Informazioni:
0434 546875 – dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30
Iniziativa ideata dalla Commissione per la Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato, all’interno della Dodicesima Settimana Sociale Diocesana, dal titolo “Ambiente, lavoro, futuro. Tutto è connesso”. Spettacolo ispirato all’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, a 5 anni dalla sua promulgazione, e contestualmente ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dalle Nazioni Unite, da raggiungere entro il 2030.
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Ma soprattutto: troveremo parcheggio in centro, visto che è giorno di mercato?
Domande talmente banali da entrare a far parte, più che di un manuale di filosofia, di un prontuario di barzellette. Eppure riassumono, meglio di tante altre, la curiosità dell’essere umano, la sua sete di conoscenza e il suo bisogno inesausto di avere delle risposte.
I due protagonisti di questo spettacolo, da bravi Bianco e Augusto della tradizione comica, in un futuro distopico in cui una politica dissennata ha portato il pianeta Terra alle soglie del tracollo, affrontano queste domande in modo completamente opposto, diligente e razionale il primo quanto istintivo e disincantato il secondo. Alternando sconforto e speranza, tecnologia e misticismo, friulano e italiano, si rendono conto che solo la terza domanda, Dove andiamo? rimane aperta, consentendo loro libertà d’azione e allo stesso tempo obbligandoli ad una presa di responsabilità.
L’unica domanda alla quale sono ancora in tempo per cambiare la risposta.
L’unica possibilità che hanno di preservare loro stessi e i loro simili, essendo finito il tempo delle risposte da bar, dei negazionismi, dei sovranismi e delle intolleranze. Al momento presente, fatto tesoro del passato, si rendono conto che non gli rimane che il futuro.
Ma il tempo stringe, come un nodo scorsoio.
E il tempo non è un concetto filosofico. E’ tempo fisico, reale. Implacabile.
Che ci si creda o no.
COME RAGGIUNGERCI